Arrivo a Lhasa
Dopo un ventoso pomeriggio e una gelida notte passati sulle sponde del meraviglioso Lago Nam-tso (non so se il più bello del Tibet, ma senz'altro un luogo con un'atmosfera particolare e intensa), eccoci finalmente a Lhasa.
La citta' e' decisamente migliore di quanto pensassi. Mi aspettavo un baraccone invaso di cinesi e turisti, tutto finto e preconfezionato. In parte e' anche cosi', del resto in Cina non si capisce mai cosa e' vero e cosa e' falso (il 90% e' sicuramente falso). Ma le cose interessanti da vedere sono molte (con biglietti di ingresso esagerati) e il centro antico - il Barkhor - trasmette fascino reale.
Siamo arrivati due giorni fa, e abbiamo subito visitato il Barkhor. Il quartiere e' pittoresco e affollato. Al centro delle vie intricate, e' racchiuso il venerato Tempio del Jhokhal. Il Circuito del Barkhor, la strada che corre tutto intorno al tempio, e' invasa di bancarelle cariche di paccottiglia e venditori aggressivi. Ma basta mettere piede fuori dal Circuito per trovare negozietti autentici e persone simpatiche.
Ieri a pranzo,vicino la Moschea del quartiere musulmano, abbiamo trovato una sala da te' e ristorante all'aperto, gestiti da un convento di monache. Servono solo zuppa o ravioli, ma sono cosi' buoni e a prezzi talmente irrisori (2 yuan=0,20 euro la zuppa, 0,5 yuan=0,05 euro un raviolo), che ci siamo gia' tornati altre 2 volte!
E poi non ci sono turisti, cosa difficile qui in centro.
Oltre al centro storico, abbiamo visitato il Monastero di Sera e il Norbulingka.
Nel primo c'erano piu' turisti che monaci.
Nel secondo abbiamo incontrato centinaia di persone riunite nei prati a fare pic-nic, per celebrare la tradizionale Festa dello Yogurt. La festa era sponsorizzata dalla Budweiser e dello yogurt non c'era nemmeno l'ombra...
Comunque, a parte alcune incongruenze e pacchianate, finora mi sono divertita.
Domani visiteremo il Potala e poi partenza per la Valle dello Yarlung.
Al prossimo aggiornamento...
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