Il matrimonio franco-italo-inglese
Finalmente, dopo mesi di assenza forzata, mi accingo a scrivere un nuovo post.
L’estate è arrivata da un paio di settimane, ma con la dovuta prudenza tipica della zona.
Meteo fisso da 20 giorni: soleggiato fortemente variabile.
Ieri, per esempio, i miei amici novelli sposi Paul e Floria hanno avuto fortuna, perché il tempo nuvoloso ha retto fino a sera, risparmiando la cerimonia.
Il loro è stato il mio primo matrimonio qua a Parigi. Hanno celebrato la funzione nella centralissima Saint Roch, in Rue Saint Honoré a due passi dal Louvre. Quando sono usciti dalla chiesa, hanno fatto la felicità dei numerosi turisti che non hanno perso l’occasione di fotografare un autentico matrimonio parigino. In realtà, la maggior parte degli invitati non era nemmeno francese…
Paul è un mio collega inglese e la sposa è francese, ma di genitori italiani.
Alta, quindi, la presenza britannica, con relativa boscaglia di cappelli ingombranti, piumaggi e abiti colori pastello. Nutrita anche la rappresentanza italica, identificabile dagli immancabili quanto inutili occhiali da sole.
Però la scelta del luogo per il banchetto è stata la più parigina possibile: su un battello che ci ha portato in mini-crociera sulla Senna. Bisogna ammettere che è davvero suggestivo lasciare l’attracco e pasteggiare copiosamente, ammirando i monumenti che si illuminano all’arrivo della notte.
Per non scontentare nessuno, i francesi con il loro foie gras, gli italiani con la pizza e gli inglesi con la loro deliziosa cucina rinomata in tutto il mondo, il menù era vietnamita.
W gli sposi!
L’estate è arrivata da un paio di settimane, ma con la dovuta prudenza tipica della zona.
Meteo fisso da 20 giorni: soleggiato fortemente variabile.
Ieri, per esempio, i miei amici novelli sposi Paul e Floria hanno avuto fortuna, perché il tempo nuvoloso ha retto fino a sera, risparmiando la cerimonia.
Il loro è stato il mio primo matrimonio qua a Parigi. Hanno celebrato la funzione nella centralissima Saint Roch, in Rue Saint Honoré a due passi dal Louvre. Quando sono usciti dalla chiesa, hanno fatto la felicità dei numerosi turisti che non hanno perso l’occasione di fotografare un autentico matrimonio parigino. In realtà, la maggior parte degli invitati non era nemmeno francese…
Paul è un mio collega inglese e la sposa è francese, ma di genitori italiani.
Alta, quindi, la presenza britannica, con relativa boscaglia di cappelli ingombranti, piumaggi e abiti colori pastello. Nutrita anche la rappresentanza italica, identificabile dagli immancabili quanto inutili occhiali da sole.
Però la scelta del luogo per il banchetto è stata la più parigina possibile: su un battello che ci ha portato in mini-crociera sulla Senna. Bisogna ammettere che è davvero suggestivo lasciare l’attracco e pasteggiare copiosamente, ammirando i monumenti che si illuminano all’arrivo della notte.
Per non scontentare nessuno, i francesi con il loro foie gras, gli italiani con la pizza e gli inglesi con la loro deliziosa cucina rinomata in tutto il mondo, il menù era vietnamita.
W gli sposi!
2 commenti:
auguri e figli (...)
scrivi che ti leggiamo! bacioni!
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