Sabato a Strasburgo
Abbandoniamo la macchina vicino alla stazione, in un posto che speriamo non sia né abusivo né a pagamento, e ci dirigiamo verso il centro.
Prima tappa: la Petite France. Il quartiere è tranquillo, nonostante i numerosi turisti.
Le casette colorate e fiorite sembrano di gesso:
Ci fermiamo lungo la Grand Rue per ingozzarci di un ottimo couscous e poi ripartiamo verso la Cattedrale. Proprio la sera prima, un amico mi aveva detto che il brutto della Cattedrale di Strasburgo è il fatto che non si riesce a vederla tutta intera, perché circondata dalle strade del centro antico. Ma tutte le cattedrali gotiche erano costruite in questo modo! Poi nell’800 è venuta la mania di sfoltire le case tutto intorno, per mettere in risalto il singolo monumento. |
Continuiamo a passeggiare per il centro, affollato e vivace. È il primo sabato dei saldi estivi e i negozi sono presi d’assalto. |
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Ultima tappa: una creperie in una amena piazzetta del centro. Sono quasi le 10, e tutti i ragazzetti del posto sono in ghingheri per il sabato sera.
Dopo mangiato, capitiamo di nuovo di fronte la Cattedrale. C’è una folla di gente con lo sguardo fisso verso la facciata. Scopriamo che proprio questa sera sarà inaugurato uno spettacolo di luci e suoni, che illuminerà la facciata per tutte le notti d'estate.
Alle 22.30 in punto parte la musica e cominciano i giochi di luce. Ma dopo pochi minuti si ferma tutto! I tecnici riprovano altre due volte, ma non c'è verso di far funzionare il marchingegno.
Aspettiamo quasi mezz’ora, ma dato che ci attende un viaggio di due ore, alla fine rinunciamo e ci avviamo verso la macchina (ancora al suo posto, nonostante tutte le previsioni!). Bhà, tutto sommato vedere che anche in questi posti così perfetti ogni tanto non funziona qualcosa, mi conforta un po’.
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