La temibile rentrée
Eccoci finalmente a settembre.
Ricominciano le scuole e quasi tutti sono tornati dalle ferie. Si rinnova l’iscrizione in palestra o al corso di inglese e magari si prova una lezione di pilates.
Questo banale momento dell’anno è vissuto dai francesi come l’arrivo dell’Apocalisse.
Esiste persino un nome preciso: la rentrée, un fenomeno sociale che, a giudicare dai titoloni delle pubblicità, sembra suscitare il panico e la disperazione nella popolazione.
Credo, però, che tale psicosi collettiva sia alimentata dai produttori di beni di consumo, per indurci a spendere di più.
Per superare il trauma della rentrée, infatti, bisogna comprare un nuovo computer, dei nuovi vestiti, delle nuove cartelle, dei nuovi cosmetici, iscriversi a un corso di acquagym o di pittura steineriana. E cosi via all’infinito.
Bhà… in effetti avverto una terribile angoscia all’idea di non aver ancora ripreso i corsi di yoga e di tango…
Il vero stress della rentrée non è la rentrée, ma trovare i modi per superarla!
Ricominciano le scuole e quasi tutti sono tornati dalle ferie. Si rinnova l’iscrizione in palestra o al corso di inglese e magari si prova una lezione di pilates.
Questo banale momento dell’anno è vissuto dai francesi come l’arrivo dell’Apocalisse.
Esiste persino un nome preciso: la rentrée, un fenomeno sociale che, a giudicare dai titoloni delle pubblicità, sembra suscitare il panico e la disperazione nella popolazione.
Credo, però, che tale psicosi collettiva sia alimentata dai produttori di beni di consumo, per indurci a spendere di più.
Per superare il trauma della rentrée, infatti, bisogna comprare un nuovo computer, dei nuovi vestiti, delle nuove cartelle, dei nuovi cosmetici, iscriversi a un corso di acquagym o di pittura steineriana. E cosi via all’infinito.
Bhà… in effetti avverto una terribile angoscia all’idea di non aver ancora ripreso i corsi di yoga e di tango…
Il vero stress della rentrée non è la rentrée, ma trovare i modi per superarla!
2 commenti:
Ciao Eli!
E' vero che tristezza notare che la gente non riesce a gestire la propria emotività e si butta nel consumo!! PErò trovo una notevole attenuante il fatto di non comprare un oggetto, ma di iscriversi a un corso, una esperienza in cui impari qualcosa anche se comprata è sempre una esperienza.
Ma parli di tango.. e così anche a parigi hai continuato l'esercizio di questa passione? Mi sono persa un po' di post, magari ne avevi parlato.. Io sono 2 anni che rimando l'inizio di un corso, ma quest'anno .... sarà quello buono! .. lo sarà? ;)
Un abbraccio da Genova
ma certo che mi sono riscritta!
e te cosa aspetti??????
Posta un commento