23-29 marzo 2007: Parigi turista
Sono già stata a Parigi altre volte e adesso la visito stile pacchetto di figurine: cèlo, cèlo, manca. Mi mancavano appunto 3 luoghi, nemmeno troppo secondari, che tengo sempre nella lista dei posti da vedere, ma che per vari motivi non ero ancora riuscita a visitare: l’Opera Garnier, il Museo di Arti Asiatiche Guimet e il Parco del Buttes Chaumont.
L’Opera Garnier è un turbinio di stucchi, ori, colonne e specchi, con un risultato esagerato che piacerebbe molto a mia nonna.
La cupola affrescata da Chagall può far pensare all’osservatore coerente “ma ‘sta roba cosa c’entra?”. Oppure può far tirare un sospiro di sollievo al visitatore oppresso dal foyer neobarocco.
Dipende dai punti di vista.
Non mi aspettavo che il Museo di Arti Asiatiche Guimet fosse così grande! Per visitarlo in modo accurato ci vogliono almeno 4 ore, soprattutto se non si è degli esperti di arte orientale e si ha intenzione di capire quello che si sta vedendo. Infatti, nonostante l’audioguida (compresa nel biglietto) e i numerosi pannelli esplicativi, la mia incolmabile ignoranza e le distanze culturali mi hanno lasciato la sensazione di non poter cogliere fino in fondo il senso delle cose esposte.
Che nervi. Sono uscita con molti interrogativi e la voglia di andare in Cambogia.